Pubblichiamo un link a un articolo di Marco Panara su “la Repubblica” di ieri riguardante la produzione legislativa della scorsa legislatura – clicca qui.
Un dato su tutti: su 7.434 proposte di legge presentate da singoli parlamentari solo 77 sono diventate legge dello Stato: un misero 1 %. Le leggi approvate su iniziativa dei Parlamentari costituiscono inoltre il 21% scarso del totale delle leggi approvate, in quanto i tre quarti delle leggi sono d’iniziativa governativa. Si veda la figura qui in basso.
Il già limitato apporto originale delle due Camere risulta ancor più evidenziato se si allarga lo spettro di osservazione ai decreti legislativi, ai regolamenti delegificati (di competenza del Governo) e alle leggi di conversione dei decreti legge (di chiaro input governativo). Il totale degli atti normativi emanati dal Parlamento nella XVII legislatura (2013-2017) e di 706 con l’articolazione seguente: 339 leggi, 234 decreti legislativi, 100 leggi di conversione di decreti legge e 33 regolamenti di delegificazione. Vedi figura qui in basso (fonte Osservatorio di Manageritalia)
Ne emerge un quadro evidente: sui circa 700 atti normativi delle XVII legislatura il Parlamento ha avuto un ruolo di comprimario, di ratifica con modificazioni delle iniziative governative. E’ un bene o un male? Forse, in un sistema costituzionale rappresentativo in cui il Governo è espressione delle due Camere potrebbe intendersi come fenomeno in qualche modo positivo. Rimangono fissate , tuttavia, tre circostanze incontrovertibili: 1) il 99% dei disegni di legge ad iniziativa parlamentare sono pura rappresentazione e tempo sprecato; 2) la “costruzione” della gran maggioranza degli atti normativi nel nostro Pese è frutto degli Uffici legislativi dei Ministeri e la qualità della produzione legislativa è pessima; 3) Il Parlamento dedica una parte preponderante del proprio tempo di lavoro ad una “rincorsa” di quanto proposto dal Governo, tralasciando di dedicarsi ad un’altra attività fondamentale, classica dei sistemi parlamentari: la valutazione delle politiche pubbliche derivanti dagli atti normativi approvati.