L’ISTAT e la certificazione dei dati in tempi di IA

Si è tenuto lo scorso 28 gennaio 2025 presso l’Università degli Studi Roma Tre, il convegno di presentazione di una ricerca su “Digitalizzazione, interoperabilità e intelligenza artificiale. Diritto delle nuove tecnologie” (il testo è ripreso qui sotto in e-book) curata da Giovanna Bellitti e Massimo Fedeli,centrato sulla problematica della certificazione dei dati attraverso gli strumenti dell’Intelligenza Artificiale. Superfluo sottolineare il valore decisivo costituito dalla sfida dell’IA: strumento di una potenza comunicativa “atomica”, ci obbliga a dirigerlo e controllarlo affinchè sviluppi tutte le sue utilità, ma non arrechi danni. Nell’immenso campo dei dati il pericolo maggiore è costituito dalla veridicità, dalla trasparenza e dalla oggettività. L’ISTAT, quale organo centrale nel nostro ordinamento sulla materia, intende vigilare affinchè la certificazione ufficiale di dati e informazioni rivesta queste caratteristiche. il testo qui allegato approfondisce tutti gli aspetti giuridici legati alla responsabilità di chiunque riceva e ritrasmetta dati. Della massima importanza anche il recente Regolamento UE 20024/1689 (vedine qui il testo integrale) recante le regole armonizzate sull’intelligenza artificiale.

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