Quella riprodotta nel filmato della Polizia di Stato – clicca qui – diffuso sul sito de La Repubblica non è una scena del film “Quo vado?” ma realtà: sono raffigurati un “rappresentante” di un’impresa appaltatrice di spettacoli di balletto nell’atto di trasferire al direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli di Bari una tranche della mazzetta di 20.000 euro per la quale la Procura della Repubblica di Bari ha operato la scorsa settimana 5 arresti.
Piccola domanda: quante sono le scene consimili che si ripetono nell’Amministrazione pubblica italiana? Molte sicuramente, vista la collocazione dell’Italia nella classifica mondiale della corruzione (clicca qui)….allora è giusto farsi qualche domanda in relazione alla capacità delle pubbliche amministrazioni di generare anticorpi validi prima dell’intervento della Magistratura, che da sola non potrà mai limitare il fenomeno. Noi di Nuova Etica Pubblica abbiamo dedicato un numero speciale della nostra rivista on line su questo tema (clicca qui) e siamo convinti che sono due gli strumenti utili, se non per debellare, sicuramente per circoscrivere la corruzione dilagante negli uffici pubblici: il ripristino di un sistema di controlli amministrativi di legittimità (vedi qui) e l’utilizzo effettivo dei whistleblower (vedi qui ). Così come sono organizzate oggi, la gran parte delle 10.000 pubbliche amministrazioni italiane sono come una persona che la mattina uscendo di casa lasci la porta aperta: diventa facile entrare e rubare.