Questo sito segue sempre con grande interesse l’economista italo-americana Mariana Mazzucato (vedi qui). Nell’intervista apparsa ieri sul quotidiano “La Repubblica” – al di là delle sue prese di posizione in ordine alle connessioni fra dinamiche economiche e populismo – vanno segnalate in particolare le sue (ben note e condivisibili) opinioni in ordine al ruolo della burocrazia in un Paese occidentale avanzato.
Letteralmente: “Si deve ridurre la burocrazia e velocizzare la giustizia. Ma senza dare la colpa di tutto allo Stato, come fosse il punching ball della crisi italiana. C’è stato un periodo in cui le aziende di Stato in cui le aziende di Stato Italiano, Iri, Finmeccanica, Telecom, funzionavano bene. Chi punta tutto sulle liberalizzazioni e privatizzazioni non ha studiato la storia d’Italia. “” La soluzione é avere un settore pubblico non politicizzato, cui la politica non metta le mani dentro le aziende. Non bisogna generalizzare: pubblico è buono, privato é cattivo, o il contrario. La questione é evitare le privatizzazioni fatte male. La privatizzazione di ferrovie, poste, aziende dell’acqua, fatta da Margaret Thatcher negli anni ’80 ha creato servizi peggiori a costi più alti. E poi il caso italiano, il ponte Morandi crollato a Genova: la dimostrazione che é sbagliato dare infrastrutture vitali in concessione ai privati, senza mettere forti condizioni che richiedano una gestione a tutela del beneficio pubblico.”
intervista su La Repubblica 13 agosto 2019 di Mariana Mazzucato