UNA AGENDA PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA
Roma, lunedì 28 gennaio Sala della Mercede,
Mi dispiace non poter essere presente oggi a questo interessante incontro, che già nel titolo evoca un approccio a me familiare, e del tutto condivisibile, cioè quello della definizione di un’”Agenda”.
n effetti ho molto apprezzato l’iniziativa di tante e diverse associazioni, più di 50, che sono riuscite a trovare un terreno d’intesa e sottoscrivere un “Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”. E di riunire le candidate e i candidati alle prossime elezioni politiche per presentare, discutere e condividere tale Agenda.
L’Accordo ha indicato importanti e significativi obiettivi: per la presenza delle donne nelle liste e in posizioni eleggibili, norme di garanzia per una rappresentanza di genere paritaria, per le riforme elettorali e i rimborsi, par condicio e presenza e rispetto della figura femminile nei media.
II metodo disegnato costituisce un buon esempio, anche per la politica in generale, e auspico pieno successo alla realizzazione della vostra Agenda per la democrazia paritaria nella prossima legislatura e la qualità della partecipazione civica.
L’Italia non è un Paese per donne e deve diventarlo. Ho indicato, peraltro in sintonia con i programmi europei, come una delle priorità del mio programma il miglioramento della condizione delle donne, partendo dall’occupazione, sia in termini di misure per la partecipazione, che di sostegno alla scelta di avere figli e alla responsabilità della cura degli anziani per entrambi gli adulti nel nucleo familiare. L’obiettivo non è solo quello di incoraggiare le donne ad avere una carriera e un reddito proprio ed equo , ma anche quello di fare in modo che arrivino ad occupare con autorevolezza posizioni di responsabilità, condizione necessaria affinché l’organizzazione del lavoro e la comunicazione sulle donne cambino davvero.
Il Parlamento che sarà eletto nel prossimo febbraio dovrà affrontare senza ulteriori rinvii la riforma della legge elettorale: mi impegnerò in questa direzione e opererò affinché si trovi una soluzione condivisa tra le forze politiche che agevoli l’obiettivo della democrazia paritaria.
Questo Paese ha bisogno di utilizzare le proprie risorse migliori, dei giovani e delle donne. Ha anche bisogno di regole, trasparenza, contrasto efficace alla corruzione. Voi donne, e voi donne delle associazioni che siete riuscite a parlare con una voce sola, potete contribuire in maniera decisiva in questa operazione di risanamento, ma anche di rilancio e credibilità dell’Italia.
Anche le forze politiche devono guardare al proprio interno e promuovere maggiore partecipazione femminile, mobilità e ricambio; già in questa tornata elettorale si possono effettuare importanti scelte.
Per tutti questi motivi auguro buon lavoro a tutte le partecipanti all’incontro e certamente esaminerò personalmente con grande attenzione i risultati delle vostre discussioni.