Chi scrive ha un approccio sostanzialmente ingenuo e fanciullesco con la tematica dell’Intelligenza Artificiale e comprende solo che: 1. lì è il futuro; 2. come tutte le realizzazioni dell’ingegno umano può prestarsi a usi positivi oppure anche pessimi. In relazione soprattutto al secondo punto, si riprende qui un articolo di Paolino Madotto, manager esperto d’innovazione, che c’impartisce una ponderata lezione a proposito del “Turco meccanico”. Chi è mai il Turco meccanico? E’ un congegno risalente all’imperatrice d’Austria Maria Teresa le cui funzionalità rimasero segrete per oltre 80 anni, per poi essere smascherate sotto l’aspetto della loro presunta “neutralità“. Funzionava così, nello scenario di una partita a scacchi: “prima delle rappresentazioni venivano aperti tutti gli sportelli e veniva girato in modo che il pubblico potessero accertarsi che dentro ci fossero ingranaggi di ogni tipo, meccanismi che avrebbero permesso all’automa di funzionare. Anche durante le rappresentazioni dell’automa venivano aperti gli sportelli e si potevano vedere gli ingranaggi, lo spettacolo prevedeva una luce soffusa e veniva illuminata la tastiera con dei candelabri. Dal cappello del turco poteva uscire del fumo ma per il resto la partita andava avanti“.
L’articolo di Madotto spiega le analogie fra Il Turco meccanico e gli usi possibili dell’Intelligenza Artificiale.
Paolino Madotto – Intelligenza artificiale – Impariamo ad essere critici