A due anni dalla morte, risulta a nostro parere efficacissima la ricostruzione che effettua Leonello Tronti del pensiero dell’ultimo Paolo Leon: egli, nel riprendere il pensiero di Adam Smith sul beneficio “automatico” dell’intrapresa privata in un sistema economico (“L’individuo perseguendo il proprio interesse, spesso persegue quello della società”) , osservava tuttavia che lo stesso Smith ammetteva che nello scambio dei beni e dei servizi gli attori e partecipanti non hanno cognizione e nemmeno si interessano degli effetti del loro scambio, essi sono cioè “ignoranti”, cioè non consapevoli degli effetti economici generali delle loro scelte. Di qui il ruolo e l’importanza dello Stato regolatore e programmatore che, magari sbagliando, conosce e orienta gli effetti macroeconomici della miriade di micro-scelte operate nel vivo del mercato.
PAOLO LEON – Contro i poteri ignoranti