Pubblichiamo il testo dell’articolo 5 del Trattato di Lisbona del 2007 (vedi qui i riferimenti specifici), nonché il protocollo n. 2 di quel Trattato, che stabiliscono principi e procedure per l’emanazione di disposizioni legislative comunitarie rispettose dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità.
La questione del principio di proporzionalità è balzata pochi giorni fa all'”onore” delle cronache in occasione della discussione in Parlamento del disegno di legge “Bongiorno” (n. 1433 Camera, già approvato dal Senato- vedi testo ). L’articolo 2 di tal decreto prescrive l’introduzione massiva sui 3 milioni di dipendenti pubblici italiani dei controlli di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi al lavoro, utilizzati negli aeroporti per i controlli antiterrorismo. Al riguardo riportiamo l’audizione alla Camera dei Deputati del presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, che ha esplicitamente dichiarato che “la norma deve ritenersi incompatibile con tali principi, laddove intenda – come parrebbe dato il tenore letterale – continuare a configurare la rilevazione biometrica -unitamente peraltro alle videoriprese- quale obbligatoria in ogni pubblica amministrazione”.
L’enormità e la sproporzione delle misure previste dovrebbe essere chiara ed evidente, oltre che analiticamente illustrata ai nostri parlamentari. Tuttavia, la pressione di un’opinione pubblica male indirizzata prevarranno probabilmente sulle ragioni del buon senso e sui principi comunitari.
Audizione del garante per la protezione dei dati
Protocollo 2 del Trattato di Lisbona