Sanità integrativa e Previdenza complementare: audizione ministro Calderone

Si è  conclusa in data 3 ottobre 2024, presso la Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, l’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. Nel corso del primo ciclo di audizione ha preso parola il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone.

Di seguito si riportano i principali passaggi dell’audizione:

Sanità integrativa e adesione:

Attualmente, circa 16 milioni di italiani sono iscritti a forme di sanità integrativa attraverso diversi canali. L’adesione può essere volontaria e individuale, ma il Ministro Calderone pone particolare enfasi sull’importanza dell’adesione attraverso il canale contrattuale. Questo canale, legato al welfare aziendale, è visto come una forma di supporto importante al primo pilastro sanitario (quello pubblico), senza però sostituirlo.

Dati rilevanti:

  • Circa 9 milioni di lavoratori sono coperti da sanità integrativa attraverso le aziende private, insieme a 4 milioni di familiari.
  • Inoltre, circa 1,5 milioni di professionisti appartenenti a ordini professionali accedono a forme di sanità integrativa per coprire grandi rischi, attraverso le casse di previdenza privatizzate. A questi professionisti è lasciata la possibilità di aumentare la propria copertura con scelte individuali.
  1. Secondo pilastro sanitario:
  • Il secondo pilastro sanitario rappresenta un’integrazione del sistema sanitario pubblico, con l’obiettivo di alleggerire il carico di quest’ultimo, soprattutto in termini di prestazioni di media intensità, come la diagnostica e le cure ambulatoriali. Il Ministro Calderone insiste sul fatto che questa integrazione non deve sostituire il sistema pubblico, ma potenziarlo.
  • Si sottolinea come la spesa sanitaria privata abbia registrato un aumento, attestandosi a circa 41,5 miliardi di euro nel 2022, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2021. Questo dato riflette una tendenza in crescita della spesa sanitaria privata, che risulta essere superiore ai livelli pre-pandemici.
  • La spesa per prestazioni socio-assistenziali è stimata intorno ai 25 miliardi di euro.

      2. Confronto internazionale:

  • Il Ministro ha rilevato convergenze tra il sistema italiano e quelli di altri Paesi europei e industrializzati. Durante il G7 sono state definite delle linee comuni di intervento su temi come l’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, l’invecchiamento attivo della popolazione e lo sviluppo delle competenze professionali.
  • In questo contesto, il secondo pilastro sanitario è visto come un elemento di sussidiarietà per affrontare tali sfide, integrando l’evoluzione demografica e del mondo del lavoro.

3. Ampliamento della copertura:

  • Solo il 24% della popolazione è attualmente coperto da forme di assistenza integrativa, un dato considerato insufficiente. L’obiettivo è aumentare questo numero, utilizzando in particolare la contrattazione collettiva nazionale (CCNL) come strumento per estendere la copertura a un numero maggiore di persone. Molti contratti collettivi, infatti, prevedono già l’adesione a fondi di assistenza sanitaria integrativa.
  • Il Ministro Calderone ha posto l’accento sull’importanza di estendere questa copertura anche ai familiari dei lavoratori e ha annunciato una possibile estensione della sanità integrativa anche alla pubblica amministrazione, garantendo così una maggiore tutela anche per i dipendenti pubblici. Si sta ragionando sull’estensione a tutto il personale del PA di una polizza di assistenza sanitaria integrativa.

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  1. Fondi di previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa:
  • Uno dei temi centrali riguarda la tutela dei fondi integrativi. A differenza della previdenza pubblica, i fondi di previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa non possono insinuarsi in un fallimento aziendale come creditori. In questi casi, il lavoratore rimane l’unico creditore legittimato. Il Ministro Calderone propone una riflessione su come dare legittimità anche a questi fondi, in modo che possano recuperare le somme dovute in caso di procedure fallimentari.
  • Si è discusso anche della necessità di semplificare la gestione amministrativa dei fondi, sia per le aziende sia per i lavoratori, riducendo la complessità degli adempimenti e migliorando l’informazione sul valore dell’adesione ai fondi.

       2. Previdenza complementare:

  • Il Ministro ha ribadito l’importanza di incoraggiare i lavoratori, soprattutto i più giovani, a destinare il proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto) ai fondi di previdenza complementare. Tale scelta viene vista come previdente, poiché oltre al TFR include la contribuzione aggiuntiva dell’azienda, creando un risparmio amplificato. Questi fondi rappresentano un’integrazione importante dell’assegno pensionistico.
  • È necessaria una campagna informativa per rilanciare l’adesione ai fondi di previdenza complementare e alla sanità integrativa, favorendo una maggiore partecipazione e migliorando la comprensione del loro funzionamento.

3. Deduzioni fiscali:

Per quanto riguarda i vantaggi fiscali, i versamenti ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sono deducibili fino a 3.615,20 euro dal reddito dei lavoratori. Tuttavia, se la copertura sanitaria viene sottoscritta individualmente, è possibile detrarre il 19% delle spese sanitarie.

4. Necessità di un’autorità di vigilanza:

Il Ministro ha proposto la creazione di un’autorità di vigilanza per il settore della sanità integrativa, sul modello di quanto esiste per la previdenza complementare. Tale autorità avrebbe il compito di garantire la trasparenza, l’efficienza e la semplificazione del sistema, rispondendo prontamente alle esigenze degli iscritti.

5. Coinvolgimento delle famiglie e welfare aziendale:

Si sta valutando la possibilità di rendere più flessibile il welfare aziendale, consentendo non solo al lavoratore ma anche ai suoi familiari di beneficiare delle coperture sanitarie integrative. Questa misura viene vista come un elemento migliorativo, che rende più attrattivo il welfare aziendale.

6. Discontinuità lavorativa:

  • Un altro tema affrontato è quello della discontinuità lavorativa e della frammentazione dei percorsi professionali. Si sta discutendo su come permettere ai lavoratori di mantenere la copertura sanitaria integrativa anche nei periodi di interruzione lavorativa, con la possibilità di fare versamenti integrativi per garantire la continuità delle tutele.

7. Valorizzazione del medico del lavoro:

  • Calderone ha evidenziato l’importanza di valorizzare la figura del medico del lavoro, soprattutto in relazione ai temi della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ma anche per la salute generale del singolo lavoratore. Questa figura diventa cruciale nella prevenzione e nella cura dei lavoratori.

Il Futuro della riforma:

Dopo le audizioni di altri ministri (Schillaci, Giorgetti, Zangrillo), la Commissione proporrà un testo di riforma complessivadel sistema di welfare da sottoporre al Parlamento. L’obiettivo della riforma è strutturare meglio il secondo pilastro sanitario, garantendo una maggiore protezione ai cittadini e alleviando il carico sul sistema pubblico, soprattutto per le prestazioni di media intensità, permettendo al primo pilastro di concentrarsi su casi di alta intensità di cura.

È possibile visionare l’intera audizione al seguente link: Senato WebTv

Sintesi a cura di Alberto Castelli

 

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