Scandalo all’ombra del Giubileo

Pur se “finito sui giornali” nelle pagine cittadine, c’è uno scandalo la cui gravità non ha avuto sufficiente riscontro nelle prime notizie dei media: una rete di società “fantasma” si è aggiudicata una serie di gare d’appalto per lavori al Comune di Roma e alla Regione Lazio, facendo largo uso di strumenti corruttivi. Sono sotto indagine della Procura della Repubblica di Roma 95 gare in totale (di cui 42 di competenza di Roma Capitale) per un totale di 92 milioni di euro, 72 dei quali spesi dal Comune anche grazie ai fondi del Giubileo. Le gare d’appalto vedevano fra i candidati sempre alcune delle 15 società intestate a vari prestanome, che presentavano offerte simultanee, vincendo gli appalti in una concorrenza solo simulata. Risultano indagate 16 persone, fra le quali quattro funzionari del Comune, un geometra di Astral, societа partecipata al 100% della Regione Lazio, e due agenti della Polizia stradale, coinvolti in un giro di “mazzette” il cui ammontare oscillerebbe tra i 10.000 e i 15.000 euro. Oltre alla fase di concessione degli appalti, gli atti corruttivi hanno riguardato collaudi falsificati che certificavano la regolarità di opere d’asfalto effettuate con materili scadenti, non corrispondenti ai valori dichiarati in gara.

La girandola di società fantasma faceva capo a un unica persona: Tal Mirko Pellegrini, di anni 46, nato a Frascati, che risultava già indagato per associazione mafiosa e turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici, in relazione ad appalti stradali in Calabria nell’anno 2017. Egli risultava anche segnalato dall’autorità anticorruzione, l’ANAC, per alcuni appalti del 2015 in occasione del Giubileo della Misericordia. Uomo ben conosciuto a certi livelli, visto che di lui si registra un convegno tenuto a fine 2023 presso il Senato della Repubblica.

Incomprensibile la scarsa eco mediatica di fatti di tale gravità!

Al di là degli eventi specifici, lascia basiti l’inefficienza di filtri preventivi di verifica di chi si presenta a una gara pubblica: il Comune di Roma ha ammesso a gara alcune delle società di Pellegrini, pur in presenza di una precedente segnalazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che indicava come sospette due delle ditte in questione. Ne è nato un penoso scaricabarili, con l’affermazione degli uffici comunali che tali società erano su una “White List” (dichiarazione di regolarità) predisposta dalla Prefettura di Roma, la quale, a propria volta, ha controbattuto che l’inclusione si riferiva a una sola delle ditte fantasma.

Ciò che rileva – solo per pochi “addetti ai lavori” – è altro: di fronte all’emergere continuo di episodi di corruzione, figurano tre disposizioni che minano dall’interno le fibre delle amministrazioni pubbliche: 1) l’affidamento di gare d’appalto a dirigenti reclutati a tempo determinato senza concorso, per definizione permeabili a gravi condizionamenti di parte; 2) l’abolizione del reato d’abuso d’ufficio, che, prima mal regolato come una “pesca a strascico”, andava meglio mirato e definito, ma non abolito tout court; 3) la responsabilità erariale per danni all’Erario, quindi ai contribuenti, limitata ai soli fatti di dolo e non anche agli atti e omissioni per negligenza grave.

Sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio si veda l’inchiesta di Milena Gabanelli sugli effetti deleteri che tale abolizione sta producendo (clicca qui).

Per l’abuso d’ufficio e la responsabilità per danno, si deve per correttezza ricordare che il noto fenomeno della “paura della firma” è stato determinato anche da un uso abnorme della leva giudiziaria da parte di magistrati penali e contabili, che si accanivano su fattispecie chiaramente irrilevanti. Manca ovunque l’equilibrio delle regole, in un Paese prevalentemente nelle mani di “azzeccagarbugli” che scrivono le leggi nel chiuso tepore dei gabinetti ministeriali.

Giuseppe Beato

13 novembre – perquisizioni negli uffici del Comune di Roma

14 novembre – Collaudi guidati e falsa documentazione contabile

15 novembre – le ditte indagate

19 novembre – Roma, corruzione ed appalti. 

13 novembre – Ryder Cup, l’appalto di Astral

16 novembre – Ditte sospette già segnalate nel 2022

17 novembre – la “white list” della Prefettura di Roma

20 novembre – Mirko Pellegrini uomo pubblico

24 novembre – Gualtieri nomina una commissione d’inchiesta

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