Sorpresa: nel pubblico impiego la categoria più sindacalizzata sono i dirigenti.

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Nulla di scandaloso perché l’associazionismo sindacale è comunque un valore. Tuttavia non può non colpire un dato significativo nel vasto panorama del pubblico impiego nostrano: i dirigenti, che dovrebbero sentirsi più “tutelati” nelle loro funzioni e nei loro diritti, nel concreto ricorrono alla tutela sindacale in percentuali molto più consistenti dei dipendenti non dirigenti. Evidenziano tale fenomeno i dati sulla rappresentatività sindacale accertati recentemente dall’ARAN (vedi qui le tabelle che danno conto sia dei “sindacalizzati” che del numero dei “rappresentati” nei CCNL), che abbiamo incrociato con i dati del Conto annuale – per la stessa data del 31.12.2014 – della Ragioneria Generale dello Stato, così come riportati nella Relazione del maggio 2016 della Corte dei Conti sul costo del lavoro pubblico – clicca qui

Su un totale di circa la metà dei dipendenti pubblici titolari di tessere sindacali (49%) – il 45% del totale é rappresentato ai tavoli dei CCNL –  spiccano le percentuali delle tessere sindacali dei dirigenti e professionisti, nettamente superiori a quelle del resto dei dipendenti: 62% dei dirigenti rispetto al 48% degli altri dipendenti, con uno scarto superiore di 14 punti percentuali. Significativo anche il fenomeno delle doppie (o triple) tessere che “gonfia” il dato dei dipendenti sindacalizzati e, nel caso dell’area di contrattazione dirigenziale “Istruzione e Ricerca”, fa sì che il numero delle tessere sindacali  sia superiore al numero dei dirigenti dell’area.

Chiunque sia interessato ad approfondire i dati sopra evidenziati può consultare il seguente file excel :  Tassi di sindacalizzazione 2014

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