Su La Repubblica- Affari e Finanza della scorsa settimana sono apparsi quattro articoli di riassunto storico sulle privatizzazioni avvenute in altrettanti 4 settori del sistema economico nazionale: 1. Settore industriale; 2. settore bancario; 3. settore infrastrutture; 4. Settore telecomunicazioni e servizi . Sono storie tristi nel complesso, non tanto in relazione a questioni ideologiche (che appaiono sempre fuori luogo) quanto dal punto di vista degli esiti economico-finanziari che dalla pessima gestione delle privatizzazioni sono derivati al sistema economico nazionale.
Eppure l’operazione delle privatizzazioni, iniziata nel 1993, artefici Romano Prodi e Carlo Azelio Ciampi, fu inevitabile pena il crollo dell’intero sistema finanziario: come riepiloga La Repubblica, i fondi di dotazione con i quali lo Stato ripianava i debiti insostenibili accumulati dagli enti pubblici economici dell’IRI era ormai slegato da qualunque logica economica; venivano classificati da Bruxelles come “aiuti di Stato”. La speculazione pochi mesi prima si era accanita sul sistema finanziario italiano provocando una svalutazione della lira del 30%, l’estromissione dal Serpente monetario europeo e la dilapidazione di 48 miliardi di dollari di riserve della Banca d’Italia nell’impossibile tentativo di sostenere il cambio. Inevitabile la decisione di smantellare il “carrozzone” IRI ridando ossigeno ad una finanza pubblica ormai sfibrata dal debito.
Di seguito i quattro articoli.
Leggi qui articolo di Marco PATUCCHI
leggi qui articolo di Vittoria PULEDDA
leggi qui articolo di Luca PAGNI
leggi qui l’articolo di Sara BENNEVITZ