Il nostro debole per la produzione artistica di uno dei fotografi italiani oggi più affermati – Carlo D’Orta – e’ presto spiegato: non solo perché una parte dei suoi scatti fotografici inquadra uffici pubblici (si veda la sua raccolta d’immagini del 2015 – “I palazzi del potere“), ma anche perché egli è stato fra i dirigenti di punta nel ventennio 1990/2010 (unico pentito della sua generazione fra i fautori della riforme “Bassanini” – vedi qui “i 25 anni di riforme che hanno paralizzato la PA”). Continua a leggere