Da circa 20 anni – con stucchevole regolarità – i governi che si susseguono alla guida del Paese presentano fra i loro bigliettini da visita il tema della “riforma della governance degli enti previdenziali“. La problematica potrebbe essere di grande interesse (si tratta, per l’INPS, del governo di una macchina amministrativa pubblica che gestisce annualmente la stratosferica cifra 800 miliardi di euro fra entrate uscite e per l’INAIL dell’amministrazione di sostanziosi avanzi finanziari), se non si riducesse ad una mera questione di poltrone da assegnare o da togliere. Continua a leggere