All’inizio dell’era industriale, la maggior parte dei costi sostenuti da un’impresa erano quelli che i ragionieri moderni chiamano “costi variabili” perché variavano direttamente con la quantità di produzione. Il denaro veniva speso per la lavorazione, per le materie prime, per l’energia di gestione della fabbrica, ecc. in proporzione diretta alla produzione. I manager potevano semplicemente sommare i costi variabili per un prodotto e utilizzarli come linee guida approssimative per i processi decisionali. Continua a leggere