ATAC: GESTIONE FUORI BILANCIO DEGLI INCASSI

200px-Logo_ATAC

Pubblichiamo qui sotto i più significativi contributi dell’inchiesta condotta per il quotidiano “La Repubblica” dai giornalisti Carlo Bonini e Daniele Auteri. Sulla base di documenti di un’ inchiesta interna (clicca qui) i cui esiti finali di reintegrazione della legalità non si vedono ancora, Bonini e Auteri hanno ricostruito le linee operative di un malaffare, sicuramente presente fin dall’anno 2006, che consisteva  nell’emissione – da parte di una società concessionaria in odore di mafia ( vedi qui) – di biglietti “falsi”, cioè regolarmente stampati ed immessi nel circuito di vendita, ma non contabilizzati né al momento dell’emissione, né in quello dell’entrata, pur procurando ogni hanno circa 70 milioni di incasso. Ciò era possibile (è ancora possibile?) grazie sia all’ assoluta mancanza di un sistema di incrocio fra biglietti emessi e biglietti venduti (vedi qui), sia alla “possibilità” di immettere in circolazione i biglietti “fasulli” tramite rivenditori e/o macchine automatiche (clicca qui). Dove andavano le entrate fuori bilancio? Chi finanziavano? Probabilmente su questa domanda si incaglierà – come sempre – tutto il sistema di indagini che peraltro sono in corso da anni. Tutto il peggio del sistema di rapporti fra burocrazia e politica emerge in questa vicenda: amministratori di risorse pubbliche e dirigenti imposti dalla politica che, nel corso degli anni, diventano ad utilità “bipartisan”, per cui non vengono mai rimossi, nonostante le evidenze dello scandalo. Presenze politiche mai delineate con chiarezza. Giustizia lenta e palese timore di “scoprire troppo” rimestando nel torbido di più di 10 anni di illegalità.

Trasparenza, legalità , anticorruzione? Di cosa stiamo parlando in questa realtà essenziale per il traffico di Roma capitale? La strada di un saldo ancoraggio di etica e legalità nelle pubbliche amministrazioni italiane è ancora molto lunga.

ATAC – Il tesoro dei biglietti clonati – La Repubblica 15 nov 2013

foto

La Repubblica 6 gennaio 2014 – Fatture manipolate e creditori inesistenti