VEDI ANCHE: SOCIETA’ PARTECIPATE, LA BATTAGLIA PERSA DI COTTARELLI
Attraverso il meccanismo – formalmente legittimo anche questo come tanti altri “orrori” introdotti da una legislazione impazzita – dell’istituzione delle Società partecipate si è creata negli ultimi 10 anni una gravissima anomalia istituzionale nelle pubbliche amministrazioni italiane: sono operative circa 7.500 società private a partecipazione pubblica con più di 90.000 dipendenti assunti senza concorso, ma che svolgono dentro le amministrazioni (le famigerate società in house) i compiti istituzionalmente demandati al soggetto pubblico.
Pubblichiamo la requisitoria finale del Procuratore generale della Corte dei Conti nel giudizio di parificazione sul Rendiconto generale dello Stato 2013 dello scorso 26 giugno 2014 (clicca qui), nel contesto della quale viene denunciato in modo chiaro e circostanziato il fenomeno, così come si manifesta sia nell’amministrazione statale e nelle autonomie locali: alla pag. 10 c’è il dato dei 25,93 miliardi di euro erogati dai Ministeri nel 2012.
Pubblichiamo anche la Relazione della sezione autonomie della Corte dei conti del 6 giugno 2014 dove è presente una disanima analitica sulla legislazione di supporto e sulla consistenza economico-finanziaria del fenomeno “partecipate nelle autonomie locali”. Ne abbiamo estrapolate le tabelle più significative.
Delibera n 15 del 2014 Corte dei conti -Gli Organismi partecipati dagli Enti territoriali
Vedi anche il giudizio di parificazione del precedente rendiconto dello Stato anno 2013.
Sull’argomento, una guida preziosa è anche il documento prodotto dall’ Ufficio studi della Camera – XVI legislatura, documento n 337/2012 – Le società a partecipazione pubblica
Personale delle società partecipate
Forme societarie e proprietà delle partecipate
Settori di attività delle partecipate