In applicazione della direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 23 maggio 2007, il Dipartimento funzione pubblica coordina e predispone ogni anno un Rapporto sulle misure per la pari opportunità adottate dalle Amministrazioni pubbliche. Si presenta qui sotto il rapporto riferito all’anno 2011, completo di una serie di informazioni statistiche di grande interesse.
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Accordo di azione comune fra Associazioni di donne
Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2007 sulle pari opportunità
direttiva PCM del 2007 sulle pari opportunità
La direttiva del 23 maggio 2007, a cura del Dipartimento della Funzione pubblica, occupa un posto di rilievo nella storia della regolamentazione giuridica sulle pari opportunità: oltre a declinare una serie di principi di azione delle pubbliche amministrazioni in applicazione della direttiva CEE/2006/54, la direttiva in questione ha stabilito l’obbligo per tutte l amministrazioni di rendere un rapporto annuale, completo sia dei dati di genere rappresentativi della situazione esistente, sia della rappresentazione di tutte le iniziative adottate da ciascuna singola amministrazione per accompagnare il processo di raggiungimento della parità di genere e di rimozione di atti fatti e situzioni atte ad ostacolare il raggiungimento di tale obiettivo.
Le pari opportunità nella legislazione europea
L’atto giuridico più rilevante emanato dal Parlamento europeo in tema di pari opportunità, costituisce il riferimento obbligato per le legislazioni nazionali in materia
La presenza femminile nella pubblica amministrazione 2012
Presidenza Cons Ministri Rapporto 2012 sulla presenza femminile nella PA
L’ultimo Rapporto redatto dalla Presidenza el Consiglio dei Ministri, in applicazione della Direttiva del 23 mag 2007, sulla presenza femminile nella PA e sulle azioni poste in essere in materia nelle varie amministrazioni. Il rapporto, frutto di rilevazioni effettuate in tutte le amministrazioni, testimonia di una lenta azione di riequilibrio in corso. In tal senso elementi significativi paiono essere sia la massiccia presenza femminile nel telelavoro e nel lavoro part-time, sia il riequilibrio della presenza delle donne nelle posizioni dirigneziali (pag 20 del rapporto) e in quelle di responsabilità di processo (pag. 21), con un picco di prevalenza femminile ( 66%) negli Enti previdenziali.