ANP – l’Associazione nazionale presidi e alte professionalità della scuola, con i suoi circa 5700 iscritti, è il sindacato maggiormente rappresentativo degli 8.000 dirigenti scolastici italiani. Voce autorevole nel contesto dei protagonisti del mondo dell’Istruzione, condivide con le posizioni politiche di questo sito l’idea che gli impacci che vanificano un soddisfacente funzionamento della macchina della Pubblica amministrazione siano originati, prima di qualunque altro fattore di difficoltà, nel grave deficit di valori etici che le Amministrazioni pubbliche manifestano. Ancora prima dell’emergere dei fenomeni corruttivi, pure diffusi, ciò che il cittadino osserva in una pubblica amministrazione ripiegata su sé stessa è la carenza – presente non tanto nei singoli suoi operatori quanto nel suo “insieme” – di un’ idea di “missione civile” che deve – dovrebbe – caratterizzare qualunque funzione di servizio pubblico. Nel caso del grande plesso scolastico, la missione civile significa agire in una “...scuola dei diritti e dei doveri, che ponga al centro lo studente o, per meglio dire, il suo apprendimento”. ANP ha ritenuto di offrire il suo contributo alla riappropriazione di valori etici che accomunino chi opera in questo servizio al Paese, proponendo il “manifesto della Scuola” e un codice deontologico.
Fra i dieci punti in cui si articola il Manifesto per la Scuola e Codice deontologico (clicca qui per vederlo) – nel quale questa Associazione Etica pa ritrova i suoi stessi valori – ci piace evidenziare un tema a noi caro, quello della valutazione che “…non può rimanere confinato nella sfera degli apprendimenti degli alunni. Non è credibile- non può funzionare – una scuola che non valuti sé stessa ed i propri operatori, prima che i propri utenti.” Questa idea di fondo deve – dovrebbe – valere per qualunque plesso della pubblica amministrazione ed essere serenamente accettata da chiunque vi opera…..tuttavia, non può essere imposta per legge o per decreto, ma deve essere accolta nelle “coscienze” dei più – evento quest’ultimo difficile, complicato ed impalpabile a concretizzarsi, oltre che determinante! Il “manifesto per la Scuola” cerca, in modo serio e rigoroso, di evocarlo.