A proposito delle forti critiche espresse da Matteo Renzi a Ballarò sui concorsi per assumere dirigenti pubblici a tempo indeterminato, Antonio Zucaro, Presidente dell’ Associazione Nuova Etica Pubblica, fa presente che l’ obbligo del concorso nasce dall’ art. 97 della Costituzione, strettamente collegato alla norma successiva, ovvero l’ art. 98, 1° comma, per cui “ I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione “. C’è una consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale sul fatto che ogni forma di precarizzazione degli incarichi – e ancor più del rapporto di lavoro – dei dirigenti pubblici, rimessa alla discrezionalità degli organi politici al vertice delle amministrazioni, espone i primi alle indebite influenze dei secondi e perciò viola sia la norma appena citata, sia quella che prescrive l’ imparzialità dell’ Amministrazione ( art. 97, 1° comma ).
Nuova Etica Pubblica ricorda che, nel sistema attuale, fondato sulle riforme del primo Governo Prodi, i dirigenti pubblici non sono inamovibili, ma possono essere sanzionati ed anche licenziati, nei casi più gravi, se violano le leggi o falliscono gli obiettivi assegnati. Comunque per ragioni obiettive, e non per il venir meno di un “ rapporto fiduciario “col politico di turno, incompatibile col dettato costituzionale.
Antonio Zucaro chiede : “ E’ preoccupante che il giovane sindaco di Firenze, candidato alla Presidenza del consiglio, intervenga su un punto di questa delicatezza ed importanza senza conoscere né le norme in vigore né la giurisprudenza costituzionale. Lo fa per solleticare l’ opinione pubblica alla maniera di Brunetta, o perché anche per i dirigenti del Comune di Firenze gli piacerebbe procedere ad assunzioni a chiamata diretta, come le 100 – non dirigenziali – per cui si trova indagato come ex Presidente della Provincia ? “