Il rapporto “La corruzione in Italia (2016-2019)“, di fine mandato del presidente dimissionario dell’autorità Nazionale anticorruzione, va letto nella sua integralità, anche se il suo contenuto pare ben sintetizzato da alcuni titoli di quotidiani nazionali: “ il posto di lavoro è la nuova tangente“, “Evasione e corruzione non si vincono con le manette“, “In tre anni un caso di corruzione alla settimana“, “Il 74% delle vicende (117 casi) ha riguardato l’assegnazione di appalti pubblici”, “registrato in Sicilia il maggior numero di casi di corruzione“, “i comuni sono gli enti maggiormente a rischio”. Continua a leggere