Potremmo dare risalto al fondo del 4 gennaio 2017, sul Corriere della Sera, di Sabino Cassese (vedi qui “L’imbuto dove tutto si ferma”) dove il Professore ripropone affermazioni (giuste) molte altre volte dette e scritte. Potremmo, anche, commentare la sua battuta secca sull’ultima “riforma Madia” sulla dirigenza “azzoppata in dirittura d’arrivo…. dall’azione congiunta dei vertici ministeriali e della Corte costituzionale” (del quale egli è stato rinomato membro fino a due anni fa); ma altri lo hanno fatto prima di noi (vedi qui blog dei “Segretari comunali e provinciali del Lazio”)……..
………Preferiamo, invece, ricordare con amaro sorriso una polemica di ben 15 anni fa (novembre 2002) fra i due massimi protagonisti delle riforme della pubblica amministrazione e del regime della dirigenza pubblica italiana: lo stesso Sabino Cassese e Franco Bassanini. Ambedue Ministri della Funzione pubblica (il primo del Governo Ciampi nel 1993-94 e il secondo nel periodo 1996-2001 con i Governi Prodi, D’Alema e Amato), dai loro ministeri si affermarono i noti principi giuridici della separazione politica/gestione, della “privatizzazione” del rapporto di pubblico impiego, degli incarichi dirigenziali “a tempo”, del trasferimento alle autonomie locali di parti sostanziali delle funzioni amministrative pubbliche.
Nell’anno 2002, sotto il Governo Berlusconi, Sabino Cassese innescò – su La Voce.info – una polemica pubblica, qualificando come “spolis system all’italiana” gli “incarichi a tempo determinato” introdotti con la normativa promossa da Franco Bassanini, affermando che questi ponevano l’alta funzione pubblica amministrativa “alla mercè della politica, quindi indebolita“. Quest’ultimo rispose – sempre su la Voce.info – in maniera alquanto risentita (“troppi parlano di spoils system senza conoscerlo“) difendendo il concetto di “incarico a tempo determinato”, da lui considerato come un fondamentale passo in avanti rispetto ai “vecchi” incarichi a tempo indeterminato caratterizzati da “inamovibilità” e “irresponsabilità”.
Ripubblichiamo quelle argomentazioni senza alcun commento (salvo ricordare che Sabino Cassese mostra di aver “superato” certe sue perplessità del 2002 – vedi qui): quelle due antiche, opposte e incomunicanti concezioni dello status dirigenziale permangono immutate 15 anni dopo nel dibattito sulla dirigenza pubblica, senza che sia intervenuto alcun punto di sintesi.
A quando un approccio finalmente costruttivo ed equilibrato sull’azione della Pubblica Amministrazione che sia capace di esprimere leggi che soddisfino le fondamentali esigenze di efficienza, stabilità, neutralità e professionalità che l’opinione pubblica attende da decenni e che altri Paesi hanno realizzato da secoli?
Cassese 2002 – Spoils System all’italiana.
Bassanini 2002 – il dibattito sullo “spoils system”.